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lunedì 27 giugno 2011 23:28

Cooperative tra medici di medicina generale – per Confcooperative possono qualificarsi come Cooperative Sociali

L’ufficio legale di Confcooperative ha recentemente esaminato la fattispecie delle Cooperative tra medici di medicina generale ed in particolare la possibilità per gli stessi medici di costituire e far parte di società Cooperative.

Dallo studio è emersa la possibilità per i medici di far parte:

    • di Cooperative di servizi per medici, quale supporto per il miglioramento dell’esercizio della propria professione;

    • di Cooperative di sociali ai sensi della legge 381/91. Questa ipotesi è però limitata a quelle cooperative che svolgono attività socio-sanitarie ed educative per mezzo dei propri soci e non dai medici di Medicina Generale con il supporto della Cooperativa. In questa ipotesi la Cooperativa, oltre che sociale, sarà anche di produzione e lavoro e conseguentemente dovrà adottare, per i propri soci lavoratori, il regolamento interno previsto dalla legge 142/2001.

In conclusione, Confcooperative ritiene che le prestazioni rese dai singoli Medici di Medicina Generale, sono qualificabili anche come “sociosanitarie”. Conseguentemente, se le stesse prestazioni sono rese dai M.M.G., associati in cooperativa, per sostenere l’esercizio della professione medica ai fini dell’erogazione delle cure primarie nell’ambito dell’organizzazione sanitaria distrettuale,  (cosa consentita dal sopra citato articolo 8, comma 1, lettera j) del D.lgs. n. 502/92) le cooperative che svolgono tali attività sono riconducibili alla categoria delle cooperative sociali che svolgono servizi socio-sanitari ed educativi di cui alla legge n. 381/91. “